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Le vibrazioni e il ruolo della guida

Nel Raja Yoga il concetto di vibrazione è ricorrente.

Ma cosa si intende con questo termine?

Una corda può vibrare e trasmettere nell’aria la sua vibrazione. Anche la nostra voce può fare lo stesso.

Ma anche le onde che ci permettono di sentire la radio, di vedere la televisione o di telefonare sono anch’esse delle vibrazioni.

Le prime sono delle onde di pressione che si trasmettono nell’aria, le seconde sono delle onde elettromagnetiche, che si possono trasmettere nell'aria come nel vuoto.

È noto che anche il nostro cervello ha un’attività elettrica di tipo ondulatorio, tant’è che si parla di onde cerebrali.

Le onde cerebrali si distinguono a seconda della loro frequenza in alpha, beta, delta, theta e gamma. Ogni tipo di onda cerebrale è associato ad un particolare stato di coscienza.

  1. Onde Alfa: sono caratterizzate da una frequenza che va dagli 8 ai 12 Hertz, sono tipiche della veglia ad occhi chiusi e degli istanti precedenti l'addormentamento. Una delle caratteristiche delle onde alfa è la loro configurazione regolare e sincronizzata.
  2. Onde Beta: vanno dai 14 ai 40 Hertz, si registrano in un soggetto cosciente, cioè in stato di veglia.
  3. Onde Delta: sono caratterizzate da una frequenza che va da 0,5 a 4 Hertz. Sono le onde che caratterizzano gli stadi di sonno profondo.
  4. Onde Theta: vanno dai 5 agli 8 Hertz, caratterizzano gli stadi 1 e 2 del sonno Rem.
  5. Onde Gamma: vanno dai 30 ai 42 Hertz, particolarmente evidenti durante pratiche quali la meditazione.

Un’altra cosa che si è dimostrata in laboratorio è che mettendo delle persone insieme in uno stesso locale, l’attività cerebrale tende a sincronizzarsi e questo avverrebbe in particolar modo durante la meditazione1.

Quindi si può comunicare anche senza parole o gesti. Ovviamente stiamo parlando di una comunicazione molto sottile, che avviene spontaneamente senza che la nostra coscienza ne sia cosapevole. Non stiamo parlando di telepatia: non è possibile spiegare una ricetta solo con la forza della concentrazione… Ma stiamo affermando che in qualche modo le vibrazioni si trasmettono da una persona ad un’altra.

Questo fenomeno è fondamentale per spiegare il ruolo della guida nel gruppo yoga ed anche l'importanza che, almeno una volta alla settimana, ci si dia un appuntamento per fare un esercizio di meditazione2 insieme.

  1. Durante gli incontri settimanali, il ruolo fondamentale della guida è quello di disciplinare lo scambio di vibrazioni che avviene tra i vari partecipanti, di modo che ci si scambi soprattutto il positivo che ognuno porta all'incontro d'insieme, mentre il negativo viene semplicemente disgregato. Naturalmente questo è tanto più vero quanto più la guida ha esperienza e capacità.
    È per questa ragione che ogni partecipante registra delle differenze tra l'esercizio fatto in solitudine, l'esercizio fatto con la guida e l'esercizio fatto con il gruppo e la guida insieme. In quest'ultimo caso si sommano tutte le energie più positive di ognuno, dando all'esercizio una forza particolare.
  2. Il ruolo della guida è fondamentale anche per la sua capacità di sentire le vibrazioni dell'altro, di entrare cioé in contatto con la sua parte più sottile.

  

1 Per approfondimenti su questo argomento si può consultare il libro: Meditazione Trascendentale di Bloomfield-Cain-Jaffe-Kory edito da Rizzoli.

2 Per meditazione non intendiamo il concetto occidentale di riflessione (e quindi dell'applicazione delle nostre facoltà intellettive) su di un dato argomento. Al contrario si intende un atteggiamento "passivo" nei confronti dei pensieri, che vanno lasciati "scorrere" esattamente come l'acqua di un fiume, riducendo il più possibile la nostra interferenza con essi. Questo esercizio, nel Raja Yoga è aiutato dall'utilizzo di un mantra personalizzato.

  

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